Perchè le vene delle gambe causano così spesso senso di peso doloroso, alterazioni cutanee e gonfiori alle caviglie?
Le vene provvedono al viaggio di ritorno del sangue da tutto il corpo verso il cuore e quelle delle gambe hanno un compito particolarmente gravoso: debbono sostenere il flusso del sangue anche contro la forza di gravità. Le vene generalmente ce la fanno: per fortuna, abbiamo un circolo venoso superficiale e uno profondo, ben collegati tra loro. Inoltre il flusso del sangue viene efficacemente supportato dai muscoli delle gambe e dalle piante dei piedi, che funzionano come una valida pompa.
Questo mirabile meccanismo si può inceppare a causa di debolezza della parete venosa, prolungata posizione in piedi o seduta, gravidanze ripetute, obesità: nelle vene superficiali si formano tratti dilatati e tortuosi, le varici.
Il ristagno di sangue può provocare infiammazione, flebite, trombosi, eczema cutaneo e perfino, in casi rari, l’ulcera venosa. Si tratta quindi di una malattia che può peggiorare profondamente la qualità della vita.
Come scongiurare questa possibile evoluzione?
In molti casi possono essere utili interventi di chirurgia vascolare o la scleroterapia. Tuttavia la malattia varicosa tende a recidivare e a persistere ed una terapia conservativa di fondo è necessaria. Presidio fondamentale è la terapia compressiva generalmente con calze elastiche graduate. Camminare è importante per la funzione muscolare, e possono giovare adeguati plantari. Nei casi con dolore e gonfiore, alcuni farmaci migliorano il tono venoso e proteggono le pareti delle vene.
I cicli periodici di cure termali hanno un ruolo importante nell’insufficienza venosa cronica e sono riconosciuti dal Ministero della Salute. Tuttavia in questo campo i vantaggi delle terme non sono sufficientemente conosciuti.
Sul piano scientifico l’efficacia di queste terapie è provata anche da nostri studi (Progetto NAIADE, Int. Angiology 2002).
La terapia si basa sul bagno in piscina termale e soprattutto sui percorsi vascolari, camminamenti individuali in acqua termale su fondo appositamente preparato, con idromassaggi a getto dal basso in alto e controcorrente. Generalmente vengono usate acque salsobromoiodiche che hanno attività tonificante, antispastica e antiedema.
Le acque sulfuree, oggetto di nostri studi (VASA 2003), stanno aumentando di importanza in questo campo per la loro potente azione antinfiammatoria, soprattutto per prevenire e curare le forme a maggior rischio di evoluzione verso le flebiti o l’ulcera varicosa.
Con il contributo di:
Prof. Sergio Coccheri
Specialista in Cardiologia e Reumatologia
già Professore Ordinario Università di Bologna
Ciclo di cure termali con il SSN:
Ogni anno è possibile effettuare un ciclo di cure termali a carico del SSN, ed è sufficiente la richiesta del proprio medico di famiglia, completa di diagnosi e ciclo di cure corrispondente:
Postumi di flebopatia di tipo cr.
- Ciclo delle Vasculopatie periferiche (idromassaggi)
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