Con l’arrivo della stagione fredda aumenta sensibilmente la probabilità di contrarre disturbi a carico delle vie aeree. Ciò accade soprattutto perché le basse temperature e gli alti tassi di umidità dell’aria diminuiscono le difese delle vie aeree aumentando nel contempo la contagiosità dei microrganismi.
I bimbi, gli anziani ed i portatori di patologie croniche sono le categorie più a rischio in quanto con difese respiratorie immature o ridotte. Vi sono poi caratteristiche individuali che rendono alcuni soggetti quasi immuni da tali disturbi (meno di un episodio negli ultimi 5 anni) ed altre che predispongono a tali affezioni (numerosi episodi all’anno).
I disturbi più frequenti sono senza dubbio a carico del naso (riniti con sinusiti e otiti come possibili complicanze) e della gola (faringiti e meno frequentemente laringiti) ma anche l’interessamento bronchiale è piuttosto frequente; più rare, fortunatamente, le broncopolmoniti.
Nel caso di forme virali, nettamente più frequenti rispetto alle batteriche, non esiste un trattamento specifico, ma solo sintomatico, volto cioè a ridurre i sintomi ma che non modifica il decorso dell’affezione.
In considerazione di quanto sopra quindi è importante l’utilizzo dei mezzi in grado di prevenire le affezioni respiratorie. Tra questi la terapia termale rappresenta una interessante opportunità in quanto naturale e praticamente priva di effetti collaterali.
Le acque maggiormente utilizzate sono, in ordine di importanza, le sulfuree, le salsobromoiodiche e le solfate. Le prime (sulfuree) ed in minor misura le solfate agiscono attraverso un miglioramento delle difese meccaniche, biologiche ed immunologiche locali delle vie aeree; questo effetto si ottiene soprattutto migliorando lo stato delle cellule che compongono la mucosa delle vie aeree, cioè la struttura che le riveste internamente e che è alla base delle difese locali.
Le acqua salsobromoiodiche, oltre all’effetto battericida ed antinfiammatorio locale, possiedono anche effetti generali di stimolo sul sistema endocrino-immunologico.
Diversi studi scientifici hanno evidenziato, sia negli adulti che nei bambini, che i cicli termali con le suddette acque riducono la frequenza delle infezioni respiratorie con conseguente minor utilizzo di farmaci e minor perdita di giorni lavorativi e scolastici.
I cicli termali finalizzati alla prevenzione delle malattie da raffreddamento vanno preferibilmente effettuati nella stagione autunnale, utilizzando tecniche inalatorie diversificate e personalizzate a seconda del distretto da raggiungere.
I cicli termali hanno una durata media di 12 giorni e possono essere effettuati in regime di convenzione con il SSN semplicemente presentando al centro termale la prescrizione del medico o pediatra di base.
Con il contributo
Dr. Flavio Strinati
Medico Specialista Malattie Apparato Respiratorio
Cicli di cura in convenzione con il SSN:
Ogni anno è possibile effettuare un ciclo di cure termali a carico del SSN, ed è sufficiente la richiesta del proprio medico di famiglia, completa di diagnosi e ciclo di cure corrispondente:
Rinopatie vasomotorie; Faringolaringite cr; Sinusite cr..
- Ciclo di Cure Inalatorie
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